… INFO per l’ARRAMPICATA …
L’Arrampicata … potremmo definirla una disciplina “derivante” dell’alpinismo, a cui “rimane” strettamente legata … viene definita come la salita di un ostacolo, sia esso una parete di roccia, naturale espressione e terreno preferito su cui l’arrampicata si è sviluppata in tutte le sue forme, sia esso un sasso, oppure un pannello artificiale, o anche una qualsiasi struttura urbana, (una disciplina un po’ curiosa …); il percorso effettuato durante un’arrampicata viene detta “Via d’arrampicata”, quindi, risulta differente dalla “Via Ferrata”, che invece è usata in ambito alpinistico ed è spesso completamente attrezzata.
Con questo termine, si indica l’insieme delle discipline sportive, spesso dirette discendenti dell’alpinismo … nate a partire dagli anni ’70 … se l’alpinismo classico aveva, ed ha come scopo, quello di salire avventurosamente una montagna con itinerari tracciati o nuovi, l’arrampicata, ha come “suo” scopo, il puro divertimento e/o la sola competizione sportiva, anche lontano da ambienti montani, su “Vie”, dove le protezioni, sono normalmente già presenti, ponendo quindi enfasi sulle abilità ginniche e sulla tecnica dell’arrampicata … di tutto questo “mondo” … esistono diverse tipologie di arrampicata … vediamone alcuni aspetti …
Arrampicata Libera …
Per “Arrampicata Libera”, (conosciuto anche come “Free Climbing”) si intende lo stile nel quale l’arrampicatore affronta la progressione con il solo utilizzo del corpo: mani nude, piedi, (normalmente con le scarpette da arrampicata), ma anche appoggiando e incastrando nelle “spaccature e/o fessure” della roccia, il corpo intero o parti di esso; questo non esclude a priori l’utilizzo di attrezzatura, ma l’equipaggiamento è usato esclusivamente per l’autoassicurazione, ovvero, per limitare i danni in caso di caduta.
La salita di una via di arrampicata viene distinta dagli scalatori a seconda di come viene effettuata:
- In “moulinette”, viene svolta come secondo componente di una cordata oppure con la corda di sicurezza calata dall’alto, che viene posizionata in precedenza rispetto al tentativo di salita.
- Tipo a “vista”, (in lingua inglese: “On Sight”), è una scalata da capocordata eseguita la prima volta che si affronta una “Via”, senza precedentemente aver osservato un altro scalatore sul medesimo tracciato e senza alcun aiuto derivante da attrezzature, o da indicazioni di altri.
- Tipo “flash”, scalata da capocordata eseguita la prima volta che si affronta una “Via”, senza ausili artificiali, ma in questo caso, usufruendo di indicazioni da parte di scalatori che hanno salito il medesimo tracciato della “Via” in precedenza.
- In “lavorato”, è una scalata da capocordata che si effettua dopo alcuni tentativi che hanno consentito di individuare la migliore sequenza di movimenti, la tecnica e il termine fu coniato negli anni ’70. (In lingua inglese viene definita “redpoint” e deriva dalla lingua tedesca “rotpunkt”)
Arrampicata Tradizionale …
Per “Arrampicata Tradizionale”, in inglese “trad”, si intende uno stile di arrampicata libera in cui gli ancoraggi di sicurezza sono amovibili; corrisponde al tipo di arrampicata più diffuso, spesso, viene utilizzato anche nella scalata di grandi pareti delle montagne di tutto il mondo.
Arrampicata Sportiva …
Per “Arrampicata Sportiva” viene inteso uno stile di arrampicata, spesso praticato in “falesia”, che si basa su ancoraggi permanenti e fissati alla roccia, con il solo scopo di protezione e non per aiutare la progressione, “restando” un tipo di arrampicata libera; questa definizione, viene usata in contrapposizione all’arrampicata tradizionale, cioè, quella tecnica che fa uso di protezioni amovibili. (Nuts – Friends – ecc.)
Arrampicata Senza Assicurazione …
Tipo di arrampicata libera in cui non viene usata alcuna forma di protezione, tra cui troviamo: il “Bouldering”, (chiamato anche “Sassismo”) che viene praticato su “piccoli” massi, fino a 5-6 metri di altezza; il “Free Solo”, attività che invece va intesa come uno sport estremo, compiuto da chi arrampica senza alcuna attrezzatura che possa “garantire” un minimo di sicurezza, quindi, assumendosi rischi elevatissimi; infine, il “Deep Water Soloing” (DWS), conosciuto anche come “Psicobloc”, è una moderna forma di arrampicata libera e solitaria, svolta senza assicurazione e che viene praticata sulle scogliere … lì, dove l’unica “protezione” è data dalla presenza dell’acqua alla base della parete.
Arrampicata Artificiale …
Per “Arrampicata Artificiale”, (detta anche “In Artificiale”) si intende quello stile di un’ascensione, su roccia o ghiaccio, nella quale si fa ricorso ad attrezzi e strumenti che aiutano la progressione, se gli attrezzi, anziché per la progressione, sono utilizzati al solo scopo di garantire la sicurezza dell’alpinista, la salita viene comunemente considerata come “libera” … un utile esempio per comprendere tale differenza, può essere dato considerando l’utilizzo della corda: se essa viene utilizzata esclusivamente come strumento di sicurezza, per garantire l’incolumità di chi sale in caso di caduta, lo stile di arrampicata sarà considerato “libero”; se viceversa, nel corso della salita, essa viene altrimenti utilizzata, ovvero, per appendersi e riposarsi, la corda diventa uno strumento ausiliario che in qualche modo facilita la naturale salita, che quindi di “naturale” a quel punto, non è più definibile … e allora si parla di stile di arrampicata “artificiale”, infine, è utile notare che in questo tipico ambito, si annovera l’uso di attrezzatura esclusiva dell’artificiale.
Arrampicata su Ghiaccio …
Per “Arrampicata su Ghiaccio” si intende quella specialità dove, il tipo di arrampicata, che può essere libera o artificiale, si svolge tipicamente su cascate di ghiaccio o su pareti completamente ghiacciate, durante la stagione invernale, le “colate di ghiaccio”, possono essere “riprodotte” anche in maniera artificiale, su strutture appositamente predisposte, infine, va considerato che tra l’attrezzatura necessaria per la progressione su questo tipo di terreno, si usano una coppia di piccozze e i ramponi; queste la sostanziali differenze rispetto alla classica arrampicata su roccia.
Arrampicata Indoor …
Per “Arrampicata Indoor” è quella specialità praticata su strutture costituite da pannelli su cui vengono montate delle prese ed appigli artificiali di resina o altro materiale a simulare “Vie” con differenti difficoltà; i luoghi dove viene praticata l’arrampicata indoor, (palestre) sono sfruttati sia come luogo di allenamento, che, come “terreno di gioco” su cui vengono disputate competizioni, infatti, solo le prime gare d’arrampicata si svolsero su roccia, ma fu subito evidente la difficoltà di creare diversi percorsi di gara, cambiandone così la destinazione.
GRADI di DIFFICOLTA’
La SCALA “UIAA” – (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche)
La scala internazionale, è una evoluzione della Scala Welzenbach o di Monaco, questa nacque e fu adottata nel 1926 … a quei tempi, era “chiusa” al VI° Grado, successivamente, nel 1978 venne aggiunto il livello del VII° Grado … poi, dal 1985 fu aperta verso l’alto … oggi supera il X° Grado … viene universalmente utilizzata per la pratica dell’arrampicata libera al fine di indicare la difficoltà del singolo passaggio.
I° Grado
È il livello più semplice e facile dell’arrampicata, le mani utilizzano gli appigli solo per mantenere la posizione di equilibrio, la “verticalità” … non è particolarmente accentuata.
II° Grado
Rappresenta l’inizio dell’arrampicata vera e propria, su questo livello, è necessario lo spostamento di un arto alla volta anche se appigli e appoggi risultano ancora “intuitivi e sufficientemente” numerosi.
III° Grado
La parete si presenta più ripida, in alcuni tratti può essere anche verticale, lo spostamento di un arto alla volta è “obbligato” e il superamento dei passaggi di questo livello, richiede un certo uso della forza.
IV° Grado
Il “contesto” in cui ci si muove, presenta un minor numero di appigli ed appoggi, si affrontano camini, fessure e spigoli … per “muoversi” al meglio su questo livello, inizia ad essere richiesta una buona conoscenza delle tecniche di arrampicata ed un costante allenamento specifico.
V° Grado
In questo livello, gli appigli e gli appoggi risultano ancora più rari è necessaria piena padronanza di “tecnica” e “forza”, qui, oltre alle tipiche strutture, troviamo brevi placche, i vari passaggi vanno “studiati” e la salita diviene faticosa o delicata.
VI° Grado
Il “Sesto” … un “grado storico” … qui, appigli ed appoggi sono più piccoli e rari, la progressione, dovrà risultare “fluida e costante” … inoltre, il superamento di tratti di questo livello, potrà richiedere una sequenza di movimenti obbligata.
VII° Grado
Livello in cui gli appigli e gli appoggi sono piccoli e distanti, qui, è possibile “incontrare” anche tetti e strutture strapiombanti … ogni passaggio va preventivamente “studiato”, per affrontare al meglio questo livello di difficoltà è richiesto un allenamento specifico sulla forza degli arti superiori, oltre a doti di equilibrio e padronanza della “tecnica in aderenza” .
VIII° Grado
È necessario un allenamento e una pratica costante per salire lungo “Vie”, di questo grado; qui, appigli e appoggi sono esigui e distanti, su placche lisce o muri verticali … richiede molta forza, eccellente tecnica, movimenti coordinati e forte resistenza; nel complesso l’andamento del livello della parete è molto sostenuto.
IX° Grado
Un grado dove l’impegno e l’allenamento richiesti sono quasi professionistici … tutte le caratteristiche espresse nel grado precedente, qui, sono amplificate ed hanno ancora maggiore continuità.
X° Grado e XI° Grado
Con il X° e l’XI° grado … si “classificano” le “Vie” di arrampicata più difficili al mondo, entrano fortemente in relazione “capacità e fortuna” … e il contesto ambientale in cui si svolgono.
Ogni singolo grado elencato può essere suddiviso in “Inferiore”, (-) e “Superiore”, (+).